Roma paddle league 2023/24. Quarti di finale Mas Cup. Allampadel – Spadellati Genzano

Intro
L’aria si fa rarefatta quassù. Ultime 8 squadre che si contendono la coppa e gli Allampadel ci sono. Non avevamo mai raggiunto un quarto di finale in un tabellone finale. E’ vero pure che abbiamo sempre giocato il Gold che è impegnativo per noi. Oggi abbiamo contro gli Spadellati Genzano che hanno fatto una super stagione ma sono appena usciti ai quarti dal campionato. Siamo rimasti tutti con un solo traguardo raggiungibile. Partita da dentro o fuori vera e propria. Io durante la giornata mi dedico più possibile al lavoro per non pensare alla partita e quindi non agitarmi. Però alle 19:30 smetto di lavorare e la partita è alle 21:30. Faccio un pò di stretching preventivo, scelgo con il supporto di Vito la tenuta per la partita (ovviamente parlare di colori con me che sono discromatico non è facile e infatti non ci capiamo e metto quella“sbagliata”) e arrivo al campo con un 45 minuti di anticipo. Cambio scarpe, Vito si scalda poi entriamo in campo a fare 2 palleggi. Dopo una ventina di minuti arrivano gli Spadellati Genzano, cerco di scambiare due chiacchiere pre match ma non sembrano disposti al dialogo. Sorridenti ma distaccati. La tensione si fa sentire anche per loro mi sa.
SET 1
Perdiamo la palla e iniziamo in risposta. Cerchiamo di variare un pò le palle che proponiamo per capire come giocare. Loro in effetti sono una bella squadra ma certamente alla nostra portata. Fanno qualche gratuito, forse sono ancora freddi, e portiamo a casa il game giocato punto a punto. Poi servo io e parto con un un ace. Ottimo modo di mettere pressione. Verso destra dove di solito servo meglio le risposte invece sono più precise. In ogni caso quando servo loro non riescono a mandarci indietro e presidiando la rete riusciamo a portare il game a casa agevolmente. 2-0 Allampadel. Stranamente non sono teso. Non posso dire di essere super decontratto ma arrivare a fine partita come sto adesso sarebbe da firma immediata. Servono di nuovo loro e noi iniziamo ad impostare il gioco sul loro giocatore di sinistra che sembra più statico. Però anche se statico ha il braccio bello caldo perchè attacca bene. Ci schiaccia in fondo e alla fine portano a casa il punto. 2-1 e con Vito ci diciamo che forse è il caso di cambiare schema di gioco. Avevamo visto che stranamente il loro giocatore di destra attacca meglio, attacca su di me, abbiamo quindi deciso di impostare la partita per farli attaccare sul nostro difensore però questo game ci ha messo dubbi. Per andiamo avanti. Palla a Vito e 2-1 noi. Nota: mentre cambiamo campo loro si lamentano dicendo polemicamente “vabe ma dobbiamo cambiare punto ogni dispari?” io gli dico “bhe si” ma dentro di me penso “perchè vuoi cambiare a caso?” . Avvisaglie? forse. Infatti sul servizio di Vito la partita ha una svolta. Stiamo giocando un game teso dove andiamo punto a punto. Sul 30-40 fanno un diagonale su Vito che manca l’intervento ma la palla finisce di pochissimo sul vetro laterale. Loro sostengono che sia buona. Vito gli dice che è fuori. (A me dice “E’ fuori di un pò”) Il loro giocatore di sinistra tira fuori la sua teoria per cui vista la traiettoria della palla fisicamente non è possibile che sia fuori. Mi fanno sempre ridere queste teorie. C’è una quantità di laureati in fisica che giocano a padel mai vista. Gli diciamo vabè facciamo 2 palle e loro dopo molte insistenze dicono ok. Rigiochiamo il punto. Sempre il loro giocatore di sinistra tira un metro e mezzo fuori e poi subito fa “allora ti dico che questa è buona”. io sono esterrefatto. Rido. Lui non ride. Va verso Vito e aggiunge “perchè se sei sportivo la palla di prima è buona, se non sei sportivo la rifai”. Vito. L’uomo che non ha mai rubato un punto e nel dubbio li concede. Loro gli danno dell’antisportivo. Adesso mi iniziano a girare le palle. Gli dico “scusa quindi se sono sportivo hai ragione te senno sono antisportivo?. Non posso dire la stessa cosa di te? perchè su una palla dubbia devi avere per forza ragione te?” risposta lapalissiana “perchè era buona”. Capisco quindi subito due cose. La prima è che vuole prendersi il punto anche se lo abbiamo rigiocato. La seconda che non è una persona in grado di ragionare. Che vuoi fare con chi non ragiona? Inutile discutere. Anche se mi sembra il furto del secolo. Gli do le palle e gli dico “va bene 2-2” Lui riparte a parlare ma non voglio più ascoltare. Gli dico “va bene, va bene, 2-2”. Da qui, in un giorno normale, avrei iniziato il teatrino di provocazioni e trash talking che gestisco senza problemi nelle partite dove mi portano in bagarre. C’è un però stavolta. Vito mi ha aveva detto prima della partita che non sta tranquillo se sente che parlo di quello che succede nell’altra parte del campo. Io gli ho promesso che sarei rimasto concentrato solo sulla partita senza trash talking o roba simile. Ho una sola parola quindi cerco di stare zitto e concentrato sulla partita. Però loro non me la rendono facile. Sulle palle fuori di un metro dicono “questa è fuori” e ridono. Sono incazzato, dovrei sfogare sulla palla ma sono inevitabilmente un pò contratto. Perdo il servizio infatti, loro tengono il loro e siamo di colpo 4-2. Mi sta scappando la partita di mano per una cazzata. Inizio a pensare “ma si può perdere per farti rubare un punto?”. Però avevo promesso di restare concentrato quindi cerco di cancellare ogni pensiero e ragionare punto a punto. Serve Vito e il mio pensiero torna ad essere “quale palla posso proporre che dia più fastidio?” quindi torno ad essere un pò aggressivo ma senza esagerare. Voglio fargli giocare più palle possibili. Vito tiene bene il suo servizio e siamo 4-3. Forse lo sbandamento è passato basta brekkare ora. Loro non servono male ma ora sono tornato in partita. Non ho il polso della situazione emotiva di Vito perchè ho usato tutte le risorse per non impazzire e restare in partita, però mi sembra il solito Vito. Sbaglia poco e recupera tanto. Non chiude ma ci fa restare a rete. Loro giocano bene, noi rientrati in partita, la naturale conclusione è il killer. Rispondo io e il punto si allunga, prima recuperiamo noi, poi recuperano loro, fino a che il loro giocatore di sinistra non attacca forte ma impatta male. Palla destinata al vetro ma non riesco ad evitarla, mi colpisce in pieno. 5-3 Spadellati Genzano. Perdere un killer così mi fa veramente male. Eravamo ad un centimetro dall’aggancio e per non essere riuscito ad evitare la palla ci ritroviamo nel baratro. Servo di nuovo io per restare nel set e cerco di pensare punto per punto. Evidentemente qualcosa non va. Non metto le prime ma il problema è che quando attacco loro riescono a difendere in maniera approssimativa ma efficace. Il solito problema di gestire le palle strane ci schiaccia in fondo e loro poi chiudono. Bravi loro ma potevo fare sicuramente molto meglio. La morale dice 6-3 Spadellati Genzano.
Allampadel – Spadellati Genzano 3-6
SET 2
Al cambio campo dico a Vito “abbiamo perso ma siamo vicini. E’ equilibrata possiamo ancora girarla” Vito sta facendo di tutto per tenermi calmo. Lo vedo fiducioso. Non so se lo è davvero ma mi da conferma che ci siamo e scende nel pratico. Propone un cambio di schema quindi rientriamo in campo e decidiamo di indirizzare la partita sul loro giocatore di destra. Ho visto dai video che attacca bene facendo spesso punto ma in effetti attacca bene sui destri. Io sono mancino e aspettando il vetro il suo attacco non fa cosi male. Riesco a contenere senza troppi problemi. Se ci mettiamo che inoltre ha un rovescio abbastanza debole lo schema è fatto. I primi game se ne vanno cercando di riorganizzare il gioco e quindi qualche gratuito di troppo esce. Io poi metto qualche gratuito perchè sono sempre un passo in ritardo. Non riesco a colpire come vorrei in attacco anche se in realtà non sto giocando male questo secondo set. Avevo detto che eravamo in partita ed in effetti andiamo avanti punto a punto. Dopo i primi sei game siamo 3 pari. Dico a Vito “siamo pienamente in partita ma qui basta un attimo che gira”. Vito è concentrato. Non dice niente. Annuisce a basta. Sta entrando in trance agonistica. Mi esalto. Nel settimo game servono loro e andiamo al killer. Io sto alzando piano piano i giri quindi mi prendo la responsabilità, quando arriva una palla attaccabile invece di tenere dentro tirando al 60% come sto facendo da inizio set mando il braccio a tutta….spigolo….4-3 Spadellati Genzano. Dovrebbe essere una roba deprimente ma in realtà non mi contraggo. Realizzo che ho sbagliato perchè mi manca sempre quel passo in più quindi mi ricordo del consiglio di Vito le passate partite “parti un attimo prima tanto lo capisci quando alzano su di te se stai attento”. Mi metto bene in testa questo concetto nel cambio campo mentre Vito mi chiede “Ok cosa facciamo? come la giochiamo?”. Non so cosa rispondere. Non stiamo giocando male. Ci è uscito un vincente sul killer di millimetri. E’ saggio cambiare? forse no. Quindi rispondo “cosi andiamo bene devo solo arrivare prima sulla palla”. Rientriamo in campo e io mi concentro solo sull’anticipare il posizionamento sulla palla di un secondo per poter fare quel passo in più prima. Ci riesco e cambia tutto dalla mia parte. I piedi sono sempre ben piantati a terra. Gli impatti “suonano” bene. La palla esce più veloce. Loro non riescono più a difenderla. Vito è una scheggia impazzita. Sa che ora che l’attacco gira non deve far cadere la palla poi prima o poi arriverà a me. Il caro vecchio schema Allampadel che funziona se tutto è a posto e ora sta funzionando in pieno. Viviamo uno di quei rari ma bellissimi Allampadel moment in cui giochiamo pensando “questa si vince” ma senza dovercelo dire. Dico solo a Vito “Qui se non abbasso il livello non ci divertiamo” Infatti sotto 4-3 tengo il servizio a 0. Servono sul 4-4 e li brekkiamo a zero. Siamo on fire clamorosamente. Serve Vito sul 5-4 per noi e andiamo 40-0. Parziale di 11-0, una roba impressionante. Ora abbiamo 4 set point in mano. E li, ad un passo dal traguardo, di colpo e senza motivo ci spegniamo. Perdiamo 3 punti con un errore stupido a testa e un loro bel vincente. Andiamo al killer dove un mio diagonale stretto esce di pochissimo. 5 pari. Fa male. Servono loro e noi accusiamo il colpo evidentemente perchè perdiamo di nuovo il game. 6-5 Spadellati Genzano. Dalle stelle alla stalle veramente in pochi minuti. Siamo al cambio campo. Aria pesante, tensione che sale. Guardo Vito. Lui è in partita. In pieno. E’ concentrato, e’ determinato. Mi rimette subito in clima gara. Mi sento di nuovo subito combattivo. Troppo combattivo forse perchè Vito mi chiede “adesso che si fa?” io di colpo non ho più dubbi “io tiro forte tutto vediamo che succede”. Mentre lo dico le gambe si muovono da sole. Voglio rientrare in campo subito. Vito che davanti a queste mie follie avrebbe detto “No dai giochiamo con pazienza” dice un “Va bene” forse è rassegnato, forse sta puntando su di me, forse è matto, fatto sta che siamo in linea. Poi aggiunge “pensa adesso se andiamo al tie break, lo vinciamo e poi vinciamo il super tie break a 10” Vito mi ha dato la visione ora si entra e si spacca tutto. Se la giriamo è un capolavoro, se usciamo almeno usciamo comandando. Siamo sul cornicione. 6-5 e servizio Spadellati Genzano. Non so come possa essere possibile ma non sono teso. Non ho paura di sbagliare. Vito corre, suda e soffre poi mi fa arrivare la palla attaccabile. A quel punto si sente solo lo schiocco della palla sulla racchetta. Loro restano fermi a guardare. il punto dopo è quasi uguale. Questa volta il mio attacco torna molle dalla nostra parte, nessun problema lo tiro più forte. Punto. Due vincenti clamorosi. Eccomi qua. Gioco sospeso sulla nuvola. Nella mia testa non ci sono dubbi. Non ci sono pensieri. C’è solo la palla e come devo colpirla. Vinciamo il game lasciandoli a 15. 6 pari. Tie break. Mi sento ultra confidente. Loro che ostentavano sicurezza fino a 5 minuti fa iniziano ad essere nervosi. Siamo al Tie break, servo il primo punto sapendo che è fondamentale partire avanti. Servo bene, lui non risponde. 1-0. Servizio agli Spadellati Genzano che in effetti sono ancora nel match. Servono bene e controllano bene il gioco tenendo tutti e due i loro servizi. 2-1 loro. Però si sono presi loro i punti noi non abbiamo mollato. Serve Vito e quando serve Vito è il mio momento di solito. Sto bene, non ho paura di sbagliare…ora ci divertiamo. Vito però serve troppo bene e gli spadellati Genzano ci regalano due punti con due risposte brutte. Una a rete e una alla griglia. Allora sono nervosi pure loro. 3-2 per noi e penso “facciamo uno dei prossimi due e la vinciamo”. Cerco di essere più attento possibile. Anche se sono orientato all’attacco i loro 2 errori mi hanno fatto capire che sono nervosi. Dobbiamo solo farli giocare e ce la regalano. Abbasso un pò la velocità e li faccio giocare ma giocano bene in effetti e chiudono con un bello smash parallelo su di me che non riesco a difendere. 3 pari. Ok se li facciamo giocare non vanno in difficoltà, allora attacchiamo. Servono e rispondo forte in mezzo riuscendo a mandarli indietro. Alzano su Vito che attacca diagonale. Difendono alto. Ancora Vito diagonale, difendono alto. Ancora Vito che va stavolta piano in mezzo. Va a difendere di rovescio il loro giocatore di destra. Perfetto alzerà si di me. Faccio un passo indietro prima che colpisca quando la palla mi arriva sono posizionato perfettamente. Mando il braccio per la vibora che non è difendibile. 4-3 e servizio Allampadel. fondamentale tenerli. Però siamo di nuovo in piena trance agonistica. Loro attaccano su Vito che risponde senza problemi, quando girano su di me io picchio a tutta. Servizi tenuti che ci portano 6-3 e 3 set point a disposizione. Loro la accusano, alla prima occasione il loro giocatore di destra attacca forte ma a rete. 7-3. Si va al super tie.
Allampadel – Spadellati Genzano 3-6 7-6
SUPER TIE BREAK
Di corsa, senza pausa al cambio campo siamo pronti ad iniziare. L’inerzia è clamorosamente dalla nostra. Soprattutto mi sento ancora sulla nuvola quindi va sfruttato il momento. Sono talmente in fiducia che metto le cose chiare al primo punto. Servizio loro e tiro il passante lungolinea sull’uomo a rete. Entra. Vito esulta, loro applaudono. 1-0 per noi. Serve Vito, serve bene, loro alzano, io tiro forte. Facciamo 2 punti veloci 3-0. Dai che se lo facciamo ora è fatta. Penso che ho fatto 3 vincenti di fila, forse è il caso di dargli la possibilità di sbagliare. Non li vedo per niente tranquilli. Servono loro e giochiamo alto al centro. Il loro giocatore di sinistra si sta muovendo pochissimo, il loro giocatore di destra di rovescio ha grossi problemi quindi giochiamo al centro per trovare il suo rovescio. In effetti il punto lo impostiamo bene poi quando è ora di chiudere cerco un colpo di approccio in più che finisce un pizzico largo. 3-1. Va bene siamo ancora avanti. Gioco ancora la risposta sul rovescio del loro giocatore di destra, torna bella docile cosi li sbattiamo a fondo campo fino a che non sbagliano un recupero. 4-1 e servizio. E’ lunga ancora. Però il loro giocatore di sinistra ormai è fermo. Cosi non ci possono riprendere mai. Mi rilasso definitivamente. So che si potrà anche allungare il punto ma lo vinceremo quasi sempre noi. Sappiamo i loro punti deboli, siamo in vantaggio, stiamo giocando bene. Cosa può succedere? Succede che Vito non soddisfatto alza ulteriormente il livello. E’ praticamente impossibile fargli punto e cercando di attaccarlo loro fanno prima un gratuito smashando a rete (5-1) poi steccano una palla che non sarebbe dovuta tornare ma Vito non era d’accordo. 6-1. Loro stanno impazzendo quindi ci metto ancora un pò di pepe. La palla dopo tiro giù una smash che è un missile. Faccio punto e dico a Vito a voce alta “Questa? s’è vista? troppo veloce?” sul 7-1 loro si mettono in modalità difesa. Allungano lo scambio. Addirittura passano a comandarlo attaccando prima su di me, poi 2 volte su Vito che difende bene e alla terza palla contrattacca morbido al centro. 8-1. Vito esulta e io urlo al responsabile dei campi “l’hai vista mai una roba del genere? no?”. Di solito sono uno che soffre le sconfitte ma è un signore nelle vittorie. Questa volta mi sono un pò allargato ma quella discussione spigolosa ad inizio partita mi era rimasta un pò addosso. Loro sono demoralizzati e nervosissimi. Sull’8-1 il loro giocatore di destra sparacchia subito a rete e il loro giocatore di destra dichiara “basta” e viene verso la rete per darci la mano. Gli dico “siamo 9-1 non 10” e lui “si ma basta non ho più voglia”. Danno velocemente la mano e scappano. Game over al Borussia padel club baby. Allampadel in semifinale.
Allampadel – Spadellati Genzano 3-6 7-6 10-1
Conclusioni
Grandissima vittoria. Di testa. Sul 5-4 40-0 secondo set andiamo a sbagliare 4 set point di fila. Poi andiamo sotto 5-6. Una partita così lo scorso anno l’avremmo persa ma non questa volta. Sta volta abbiamo alzato il livello invece di mollare e abbiamo giocato come sappiamo. Non solo l’abbiamo girata ma li abbiamo schiantati del tutto visto che si sono ritirati prima di finire. E si che lo avevo detto a Vito che se alzavo troppo il livello non ci saremmo divertiti. in realtà ci siamo divertiti un sacco…noi. Sono rimasto stranamente calmo anche in situazioni complicate. Solo un piccolo momento di difficoltà che poi ci ha fatto buttare il set quando ci hanno rubato il 2 pari del primo set. Non tanto per il punto ma perchè non puoi dire “o mi dai ragione o sei anti sportivo”. Bello pure il fatto che abbiamo adattato 2-3 volte il game plan e sempre nella direzione giusta. Grandissima vittoria insomma. Oltre la mia concentrazione Vito ha messo in campo una progressione impressionante. Buono all’inizio, poi ottimo, infine strabordante. Bene cosi. Adesso ci aspettano i Fafa. Secondo me la squadra migliore di tutta la serie B di quest’anno. Però ovvio, siamo in semifinale. Non possiamo aspettarci una partita facile. Intanto siamo arrivati tra le prime 4 di tutta la serie B, adesso diamo tutto e vediamo cosa succede. Sicuramente non sarà facile ma altrettanto sicuramente non partiamo battuti. Forza Allampadel che ci siamo